Via di Pietralata si conferma, ancora una volta, come luogo di frontiera. Nel male, certo, ma anche nel bene. Qui, infatti, non solo si tengono settimanalmente mostre culturali e artistiche tra le più alternative della città; non solo sono presenti alcuni tra i più frequentati locali della zona; non solo esiste un centro di prima accoglienza per rifugiati politici, ma da qualche tempo, sulla scia di quanto già avvenuto negli States prima, e in Europa poi, è stato aperto un cowo...
Ma che cos'è un cowo? Il coworking è una factory dove, durante la settimana, nascono e si sviluppano progetti creativi di ogni genere, dove diverse realtà professionali condividono spazi di lavoro, ...ma è anche un luogo dove trascorrere piacevoli giornate in giardino.
Qui, in via di Pietralata 166, lavorano circa 15 persone tra i 26 e i 50 anni. Per lo più sono fotografi, grafici, musicisti, montatori video, architetti, artigiani e ingegneri. Stanchi di lavorare ognuno nell'isolamento casa-pc, hanno trovato (e realizzato) un luogo dove condividere l'aria e le idee.
Ecco un altro esempio delle potenzialità che, nonostante tutto, Pietralata è ancora in grado di esprimere.
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