Nell’intervista sul Print Pietralata si parla di 30 milioni di Euro di opere pubbliche da realizzare nel quadrante di Via di Pietralata. Questa è la cifra che i privati aderenti al Print metterebbero a disposizione della collettività (cash o direttamente in opere pubbliche), in cambio di cubature da costruire. Forse davvero c’è la possibilità di avviare quella riqualificazione urbanistica che attendiamo da decenni.
Purtroppo i precedenti ci inducono a un certo scetticismo. Qui uno degli ultimi esempi. Troppo spesso a Roma sono state realizzate con la massima sollecitudine abitazioni private e centri commerciali, poi le infrastrutture, i servizi e le opere pubbliche sono rimaste sulla carta. Non vorremmo che anche il Print Pietralata diventi solo un'occasione di arricchimento per pochi soggetti privati, senza portare alla collettività un significativo miglioramento della qualità della vita.
Perché questa volta dovrebbe essere diverso?
Qualcuno ce lo spieghi e ci convinca.
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