Un problema vecchio per il quale non sembrano esistere soluzioni. Questo, in estrema sintesi, lo stallo in cui si trova la chimera della delocalizzazione degli sfasci. Paradosso dei paradossi, oggi, a montare, non è solo la protesta dei cittadini, ma anche quella degli stessi autodemolitori, stanchi di lavorare in condizioni pietose, nonostante le ripetute promesse di spostamenti in aree di lavoro più idonee.
A nulla è servita neppure la delibera comunale n° 451 del 23 dicembre 2009. A motivare la sua inefficacia il Presidente del Comitato di Torre Spaccata, Bruno Di Venuta, il quale informa che "...la delibera in questione è una delibera di giunta approvata con i poteri del Consiglio che però per essere definitiva deve essere approvata dal Consiglio Comunale. A tutt'oggi però non è ancora stata approvata, anzi, non è stata portata neanche in Consiglio Comunale, quindi la procedura non è proprio iniziata".
Mala tempora currunt, dunque!
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