lunedì 4 luglio 2011

La mancia

La Giunta Capitolina ha approvato il maxi-emendamento alla manovra di bilancio 2011.

Si tratta di una manovra imponente che stanzia nuove risorse finanziarie per circa 136 milioni di euro.

Scorrendo le voci che compongono il maxiemendamento, si scopre che solo una misera cifra sarà investita per il miglioramento del quartiere. In un territorio dove mancano le più elementari infrastrutture, del tutto privo di spazi pubblici per la cultura e la socialità, non si trova di meglio che stanziare 50mila euro, da dividere con Settecamini, per la copertura del campo da bocce del centro anziani di Pietralata. A questo enorme sforzo dell’amministrazione capitolina sembrerebbe che vadano aggiunti (vedi tabella) 540mila euro destinati a tutto il V Municipio (la quota destinata a Pietralata non si conosce, ma presumibilmente sarà una piccola frazione).

Non c’è che dire, a fronte di situazioni storiche di degrado e invivibilità che denunciamo da tempo, con progetti di riqualificazione fermi da anni, la montagna ha partorito il topolino per Pietralata: una misera mancia di poche decine di migliaia di euro.



2 commenti:

  1. Anche nel microcosmo del quartiere si riproduce la gerontocrazia che vige nel nostro Bel Paese: tutto (stiamo parlando sempre di briciole per il popolino ovviamente) agli anziani, niente a bambini e giovani (tenendo conto che in Italia si è considerati "giovani", cioè "sfigati", fino a quarant'anni): tanto i primi non votano, i secondi non vengono messi in condizione di avere un peso nella vita economica e politica del paese (precariato and so on).
    Non voglio prendermela con gli anziani ma è simbolico quello che si vede nei pochi metri quadrati del "parchetto di via dei Durantini", unico spazio pubblico di socialità del quartiere: un centro anziani recintato e attrezzato e il poco spazio libero arredato con un vecchio scivolo e un'altalena che sono due pezzi di antiquariato (ormai in ogni angolo della capitale spuntano come funghi colorate strutture-gioco per i bimbi) contornati da squallore e spazzatura: di fili d'erba neanche l'ombra.
    Anche i morti hanno più potere e diritti dei bimbi in questo paese: nell'esiguo e malconcio spazio lasciato libero dagli anziani altri metri quadrati preculsi al gioco per "i martiri di Pietralata morti in guerra". Spazio recintato inutilmente, visto che un vecchio materasso chiazzato e altre amenità danno un tocco postmoderno alla più classica lapide.
    Ricordiamo i morti, è importante: ma perchè togliere altro spazio ai nostri bimbi? Perchè non farli correre attorno al monumento: forse in questo modo qualcuno di loro potrebbe accorgersi della sua esistenza e chiedere cos'è e qualche anziano potrebbe raccontarglielo. Perchè gli anziani del centro non aprono i cancelli e, oltre a giocare a boccie e a carte, non contribuiscono alla vivibilità del parchetto, come suggerito più volte, occupandosi dell'apertura e chiusura del cancello, evitando che la sera diventi sede di gozzoviglie con conseguente tappeto di bottiglie di birre e simili, ad esempio?
    Che dire, mi unisco a chi crede che un paese che non dà spazio (in senso letterale e metaforico) a bambini e giovani è un paese senza futuro.

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  2. Il commento di Valeria mi ha ricordato anni ruggenti...

    "No future", cantavano i Sex Pistols

    "Quando non c'è futuro, come ci può essere peccato. Siamo i fiori nella pattumiera, siamo il veleno nella vostra macchina umana,
    noi siamo il futuro
    nessun futuro per voi, non c'è futuro per me
    nessun futuro
    nessun futuro per voi".

    God save the queen.

    Pasquale

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