giovedì 14 luglio 2011

Print: firmata la delibera di approvazione del programma definitivo


Vento in poppa a Pietralata! Dopo il buio di questi anni, fà capolino una nuova speranza di riqualificazione. Motivo di questa euforia, la notizia della delibera che approva il programma definitivo del Print di Pietralata.

La firma è di portata storica perchè il testo sblocca l'attuazione di 57 milioni di euro derivanti dagli oneri ordinari e straordinari di 36 interventi. Come si legge infatti in questo articolo "...Il Print sarà realizzato mediante oneri ordinari e straordinari dei 36 interventi privati, mentre le opere pubbliche verranno effettuate grazie alla cessione al patrimonio comunale di aree private. Nel particolare gli interventi privati riguarderanno prevalentemente la demolizione e ristrutturazione di edifici degradati o in abbandono. Per quanto riguarda invece le opere pubbliche, verranno realizzate su circa 18 ettari ceduti al Comune per viabilità, parchi, piazze e servizi pubblici."


Sull'onda lunga delle emozioni, non possiamo non augurarci che i lavori comincino in tempi brevi - troppe volte alle delibere è seguito il vuoto operativo! - e soprattutto che questa grande occasione di rinascita per l'intera Pietralata non si traduca in una ghiotta opportunità per faccendieri, palazzinari e gente di malaffare!



1 commento:

  1. E’ sicuramente una buona notizia, l’aspettavamo da anni.

    Sulla carta il Print Pietralata è un programma organico e complessivo di riqualificazione urbanistica di tutta l’area, speriamo che quest’ennesima delibera trovi attuazione concreta in tempi brevi e non si perda nelle sabbie mobili della burocrazia romana.

    Bisogna però dire che su questa operazione si muovono notevoli interessi privati: complessivamente è prevista la costruzione di circa un migliaio di nuovi appartamenti, oltre a locali per attività commerciali.
    Tutto questo produrrà tra l’altro un enorme sovraccarico di traffico e inquinamento.
    Il confine tra la riqualificazione urbanistica e la speculazione edilizia è molto sottile.

    Solo se, contestualmente agli interventi privati, verranno realizzate le opere pubbliche previste (infrastrutture, viabilità, parcheggi, aree verdi, spazi e servizi pubblici, risanamento ambientale, potenziamento del trasporto pubblico, ecc.) si potrà parlare di una riqualificazione che migliorerà la qualità della vita dei cittadini.

    D’ora in poi bisognerà costantemente monitorare l’attuazione del Print per evitare che una possibilità di riqualificazione urbanistica diventi, come spesso è accaduto, una ghiotta occasione per i soliti speculatori.

    Pasquale

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