Stamattina ho letto questo articolo: apprendo che un corteo danzante, nella serata di sabato scorso, ha percorso alcune vie di Pietralata.
Una bella iniziativa, valorizzata ulteriormente dall' idea di avvicinare le persone al teatro e alla danza: un obiettivo particolarmente gradito in un quartiere che difetta di episodi culturali.
Sono però rammaricato perchè questo spettacolo, cui non ho potuto partecipare, non è stato in alcun modo pubblicizzato. Perlomeno su via di Pietralata, dall'incrocio con via dei Durantini fino a Casale Rocchi e oltre. Una conferma, questa, del nostro essere di confine. Privati dei servizi, ma anche dell'opportunità di poter essere coinvolti nelle (poche!) iniziative ludico-culturali che si tengono nel quartiere.
Abitiamo in una costola di Pietralata dove la processione in onore di San Michele non passa per la mancanza di vie adeguate; dove la banda musicale è costretta a suonare nel piazzale di un distributore di benzina; dove i momenti aggregativi non trovano spazio per realizzarsi; dove le persone vivono frettolosamente perchè non è questo il luogo per intessere relazioni umane!
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