sabato 30 ottobre 2010

Votata la delibera per la vendita delle caserme


Il consiglio comunale ha votato ieri la delibera per la vendita e valorizzazione di 15 caserme dismesse. Tra queste, come già precedentemente scritto, vi è la caserma Gandin.
La delibera vale come variante urbanistica al PRG e consente la vendita a privati con relativo cambio di destinazione d'uso.
Le superficie saranno utilizzate per realizzare residenze, esercizi commerciali, turistico-ricettivi ed altre attività private. Solo il 20% sarà destinato a servizi pubblici oltre che a edilizia sociale.
Cosa effettivamente verrà realizzato al posto o dentro ciascun edificio (abitazioni, alberghi, negozi, parcheggi, ecc.) sarà indicato nei piani di assetto che dovranno essere approvati dal Comune.
Nel protocollo d'intesa, firmato tra Campidoglio e Difesa nel giugno scorso, si diceva che durante la progettazione urbanistica attuativa avrebbero trovato spazio anche le istanze di cittadini, comitati e associazioni.
Ci auguriamo che questo avvenga e che si realizzino interventi utili a soddisfare le reali esigenze del quartiere.

giovedì 28 ottobre 2010

Caradonna a Foro Romano

Informiamo che domani, venerdì 29 ottobre 2010, dalle ore 21 alle ore 23.00, il Presidente Ivano Caradonna parteciperà alla trasmissione "Foro Romano" condotta dalla giornalista Ileana Linari, che andrà in onda su Roma Uno (canale 860 di Sky e 31 sul digitale ).

Si parlerà delle problematiche e delle prospettive del V Municipio. I cittadini interessati potranno intervenire contattando lo 06 5910285.


martedì 26 ottobre 2010

Parco Feronia: l'allarme dell'Associazione Culturale Feronia


Riportiamo un comunicato dell'Associazione Culturale Feronia, da anni impegnata nella riqualificazione del parco Feronia, di cui anche Pietralaltra ha parlato recentemente:

"L’Associazione Culturale Feronia, associazione da anni attiva nel quartiere Pietralata per la difesa e la valorizzazione dello spazio verde “Parchetto Feronia”, lamenta ancora una volta la completa inerzia d’intervento da parte del Comune di Roma e del Municipio Roma V sull’area verde in questione.
Parchetto Feronia, compreso tra Via Feronia, Via dei Durantini, Via Gismondi e Via dei Monti Tiburtini, è nel completo abbandono delle istituzioni da sempre: negli anni è stato discarica abusiva a cielo aperto, luogo di spaccio anche di droghe pesanti, eroina in primis, di prostituzione e triste teatro di morte.
Solo l’iniziativa volontaria degli abitanti del quartiere ha permesso di eliminare tali situazioni di minaccia alla sicurezza pubblica, ripulendo parzialmente l’area e rendendola un punto di socialità importante. L’Associazione ha dunque rappresentato il momento finale di un’aggregazione spontanea dei cittadini, i quali hanno superato ogni diversità nell’intento comune di dotare il quartiere di una realtà nuova e aperta a tutti.

Si è quindi creato un ambiente più vivibile e umano, dove ognuno oggi può finalmente trovare il suo spazio per relazionarsi, riposare, passeggiare, mangiare insieme, risultato sociale importante soprattutto per gli anziani, i quali hanno così vinto la solitudine cui le grandi metropoli li costringono a causa dell’assenza di luoghi di aggregazione diffusi.
Non vanno dimenticate le altre realtà associative attive nel parchetto, il lavoro di alcuni cittadini che ha permesso di creare un’area dedicata ai cani, eliminando il pericolo delle aggressioni e il problema degli escrementi che invadevano le strade.

Purtroppo non tutto può essere realizzato con l’azione volontaria dei cittadini. Come si può pensare che i cittadini risolvano, ad esempio, il problema della bonifica dell’area? O dell’assenza di un efficiente sistema di protezione? O quello dell’irrigazione e dell’illuminazione? Devono forse essere i bambini a mettere in sicurezza l’area dove poter giocare liberi da ogni forma di pericolo?
E se ciò non fosse abbastanza, si aggiunge anche la minaccia dell’interesse privato: è sempre più reale il progetto di affidare il parco a un concessionario per la realizzazione di parcheggi interrati. Ciò significa nuovo cemento e addio parco.
Costantemente minacciati dalla speculazione dei privati, i cittadini del quartiere vivono con l'ansia di perdere questo piccolo spazio, che hanno voluto e hanno realizzato. Come si può ignorare un simile esempio di cittadinanza attiva e cancellare con un colpo di spugna un lavoro quotidiano che dura da anni?

Di fronte a tutto ciò, il Comune tace. Su Parchetto Feronia, terreno espropriato e preso in possesso dall’Ufficio Giardini del Comune di Roma, regna la più totale incertezza di intenzioni: nessuna notizia di riqualificazione e della tanto attesa e tante volte promessa realizzazione di un parco pubblico attrezzato.

L’attuale situazione del Municipio Roma V non gioca certo a favore. Dimenticando che il suo mandato trova la ragion d’essere nell’interesse pubblico e non in quello privato, il Presidente Caradonna fa i suoi giochi di potere passando da un partito all’altro, annullando la giunta municipale e rendendo inermi le poche figure tecniche competenti mentre i cittadini del municipio restano nell’abbandono e le loro richieste completamente ignorate.

L’abbandono del territorio da parte delle autorità ha portato dunque a situazioni che mettono a repentaglio la salute pubblica, ultima di queste, la presenza di una colonia di ratti che cominciano ad uscire dall’erba alta e dai rifiuti di cui è invaso il suddetto parco, scambiato per una discarica abusiva.

Tra i rischi maggiori si segnala la presenza di scorie di AMIANTO e LANA DI VETRO interrate in una grande fetta del parco. Le istituzioni a dispetto del loro dovere di tutela della salute pubblica, diritto inviolabile della persona umana, di fronte alle ripetute richieste di bonifica presentate anche attraverso esposti, sono state completamente sorde, dimostrando un GRAVISSIMO DISINTERESSE che non trova giustificazioni.

I cittadini del quartiere sono stufi di dover lottare per ciò che in un paese “democratico” dovrebbe essere interesse dello stesso Stato tutelare: la sostenibilità urbana e ambientale, il diritto a un ambiente salubre, la tutela della salute e della sicurezza pubblica, la qualità della vita, l’iniziativa popolare e i meccanismi di sussidiarietà orizzontale.

I cittadini del quartiere segnalano la pericolosità di un terreno non messo in sicurezza.
Si segnala la pericolosità di un posto così incolto da coprire i rapinatori che costituiscono un pericolo quotidiano per gli abitanti e gli impiegati delle poste e del vicino supermercato.
Si segnala il malumore dei residenti che, da anni, aspettano una miglioria del quartiere alimentata dalle false promesse delle Istituzioni, tra cui lo stanziamento di un fondo di 50.000 euro per la realizzazione di un’area ludica, di cui non c’è ancora nessuna traccia.
Si segnala che in attesa di qualcuno che si occupi di quanto ci sta a cuore, vengono trascurati marciapiedi quasi inagibili o assenti e nulla si fa per le chiome degli alberi che crescendo da anni senza essere potate, coprono completamente l’illuminazione della strada aumentando l’insicurezza del quartiere.
Sono quarant’anni che si illude la popolazione residente che, nel ricambio generazionale, riceve sempre le stesse promesse di un miglioramento della zona, vanificando le battaglie di chi è morto senza la soddisfazione di veder realizzato il suo piccolo sogno.

L'Associazione comunica che ogni intervento privato all'interno dell'area verde in questione sarà respinto con le azioni necessarie ad impedirlo.

Si richiede quindi immediata convocazione ad un tavolo di confronto con le istituzioni competenti per poter concordare in maniera partecipativa la definitiva realizzazione del Parco Feronia. Restiamo in attesa di una risposta concreta".

Il documento, a firma del suo Presidente, Paolo Cobre, rimarca problemi e inadempienze che dalle pagini virtuali di questo blog abbiamo più volte denunciato. Promesse, ritardi, inefficienze sono il raccolto che viene riconosciuto a Pietralata!

Per mettersi in contatto con l'Associazione Culturale Feronia: Tel. 329.3123353 / 340.8195271 Fax: 06874599146- e-mail: feronia146@gmail.com



venerdì 22 ottobre 2010

Housing sociale: incontro con Gianni Ottaviano

Lunedì 18 ottobre, alcuni rappresentati dei Comitati "Colline e Valli di Pietralata" e "Collina Lanciani-Area Pertini" sono stati ricevuti dal Consigliere Municipale Gianni Ottaviano (in sostituzione dell'Assessore Ghera). L’incontro era stato precedentemente richiesto in merito all’attuazione del Piano F555 che vedrà la realizzazione di un nuovo quartiere (555 nuovi alloggi) dalla Clinica ITOR lungo via della Magnetite destinandolo ad housing sociale.

A questo proposito, il Presidente del Comitato Colline e Valli di Pietralata", Fabrizio Martocchia, ci scrive informandoci che "...sono state espresse le considerazioni inserite nel documento reperibile sul sito della Parrocchia San Fedele che si possono sintetizzare: nell’attenzione a non vanificare gli sforzi dei cittadini impegnati nel passato nel lungo iter di approvazione del Piano Particolareggiato; nel ripristinare la grande piazza, il Parco Pertini e l’area a servizi sociali (ex edificio Leonori) come futuro nucleo identitario del quartiere; nel ridistribuire le cubature previste dal Piano F555 in altri luoghi per evitare inutili e dannose concentrazioni; di portare avanti progetti che non vedano la mera occupazione di suolo e frammentazione del territorio, ma che abbiano una visione “moderna” incentrata sulla qualità degli investimenti, sulla sostenibilità ambientale e sulla mobilità sostenibile.

Il Consigliere Ottaviano si è mostrato in sintonia con quanto gli veniva sottoposto ed ha anche voluto dimostrare che l’amministrazione si sta muovendo nella stessa direzione (sono stati mostrati i progetti relativi al quadrante sud dello SDO, quello “direzionale”). Bisogna dire però che ciò che viene detto in queste occasioni si scontra poi contro la realtà dei fatti che vede, come ultime realizzazioni urbanistiche nel nostro quartiere, delle vere e proprie colate di cemento e asfalto senza mitigazione dell’impatto sul territorio (mi riferisco alla zona della nuova piscina con i due inutili parcheggi su via Seguenza, l’enorme strada con divieto di sosta di via De Zigno e la mancanza totale delle alberature stradali o di verde in compensazione di quello distrutto e della CO2 prodotta).

Accogliendo la buona fede dell’interlocutore e nell’ottica della partecipazione dei cittadini agli eventi che li vedono coinvolti, il Comitato ha concluso l’incontro mostrandosi collaborativo e propositivo per tutte le questioni che riguardano il territorio, ha chiesto che si organizzino “percorsi partecipativi” per le scelte di trasformazione urbana come succede in altre zone di Roma e si è impegnato a produrre un documento con precise richieste riguardanti il Piano F555. A tal proposito il documento sarà preparato e, come sempre, sottoposto all’attenzione degli aderenti e dei cittadini che vorranno contribuire prima di essere ufficialmente inviato. Pertanto si ricorda l’indirizzo e-mail del Comitato collineevalli@libero.it ".
 
 




giovedì 21 ottobre 2010

A Pietralata il terzo campionato dei Liberi Nantes F.C.



Un torneo di calcio come tanti altri. Più speciale però. Lo scorso 16 ottobre ha preso infatti avvio, presso la struttura sportiva del "Fulvio Bernardini", il terzo campionato del Liberi Nantes F.C., la prima Associazione Sportiva Dilettantistica che promuove e diffonde la pratica sportiva tra la comunita' dei Rifugiati e dei Richiedenti Asilo.

Un'avventura bella, come la definisce il Presidente Di Girolami, ma molto difficile a causa della mancanza di fondi e la difficolta' di allenarsi.

lunedì 18 ottobre 2010

Delocalizzazioni a corto raggio


L'autodemolitore che fino a pochi giorni fa cinturava l'asilo di via Flora è definitivamente andato via. In attesa ora che il nido apra, segnaliamo un "curioso" cartello affisso sulla cancellata dell'ex-sfascio.

In esso, si legge infatti che il centro di raccolta si è spostato, ma non al di fuori del G.R.A. come vorrebbe la normativa, e neppure in uno dei siti indicati nella delibera comunale dello scorso 23 dicembre. Nuova destinazione è via delle Messi d'Oro (il civico non è specificato). Praticamente, poche centinaia di metri più in là. In un contesto più defilato, lontano dal "cuore pulsante" del quartiere, ma pur sempre inserito in ambito cittadino e, cosa ancor più grave, in uno dei brandelli di agro romano che sicuramente meriterebbe ben altro!

Una magra consolazione, allora. Quella che poteva essere l'inizio di una razionale delocalizzazione degli sfasci di via di Pietralata si è rivelata in realtà un'altra beffa, un costante disattendere quanto previsto dalla Legge.

E' forse per questo motivo, per questa coda di paglia, che la nostra comunicazione all'Ass. De Lillo è rimasta senza risposta?

martedì 12 ottobre 2010

Cittadini e autodemolitori sul piede di guerra


La situazione si sta facendo giustamente pesante. Gli sfasci devono essere ricollocati in aree più consone alla loro attività. A richiederlo nuovamente, non solo i cittadini esasperati, ma gli stessi autodemolitori attraverso l'Associazione Vivere Verde che lo scorso 1° ottobre ha scritto una lettera indirizzata al Presidente e all'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia, al Sindaco e all'Assessore alle Politiche Ambientali e verde urbano del Comune di Roma, e al Soggetto attuatore per la delocalizzazione dei centri di autodemolizione di Roma per richiedere la convocazione urgente di un tavolo "inter-istituzionale" al fine di "...consentire la ripresa del procedimento e la definizione della questione della delocalizzazione o del rilascio delle autorizzazioni definitive".

Il tono della missiva è volutamente minaccioso. L'inettitudine con il quale questo problema è stato affrontato negli ultimi anni ha scaldato gli animi. Non a caso l'Associazione mostra i muscoli, minacciando un ricorso alla Procura della Repubblica in caso di non risposta.

Al momento ha risposto all'appello solo la provincia di Roma. Regione e Comune non battono ancora colpo.

Via Flora: tutto come prima!

"Puliamo il Mondo", l'iniziativa che ogni anno promuove Legambiente, è una bella cosa! Diciamocelo. Rimboccarsi le maniche, vestire guanti e stivali e poi mettersi all'opera per ripulire un parco, una strada, un viale è una suggestiva testimonianza di impegno civile. Ma anche un monito a prestare più attenzione per chi ha il dovere, fuori dall'estemporaneità dell'evento, di garantire il decoro e la pulizia delle aree pubbliche.
E così, i volontari che lo scorso 26 e 27 settembre hanno imbracciato pale e forconi per ripulire via Flora, hanno voluto riconoscere il giusto rispetto per l'ambiente, che è patrimonio di tutti, nessuno escluso; ma hanno voluto anche ricordare agli uffici preposti (Municipio? Servizio Giardini?) che la pulizia non può essere episodica e affidata alla sola attenzione e premura dei cittadini.
Trascorsa qualche settimana, via Flora è ripiombata nella sporcizia che la caratterizza. Un fatto ancor più grave se si pensa che vi si affaccia una Chiesa - quella di S. Michele Arcangelo - e un asilo di prossima (speriamo!) apertura.
Sicuramente i ragazzi che la sera ci bivaccano, i proprietari dei cani che non raccolgono le deiezioni, piuttosto che quelli che non hanno meglio da fare che gettare in terra le carte, contribuiscono enormemente a peggiorare lo stato delle cose. Ma è pur vero che non c'è - o perlomeno non è costante - un servizio adeguato di pulizia.
In questo modo gli sforzi di quanti si sono prestati all'iniziativa di "Puliamo il Mondo" viene vanificato, quasi bistrattato.
Un peccato. Un peccato vero. Perchè un ambiente migliore è migliore per tutti!

S.O.S compiti



Segnaliamo questa bella iniziativa promossa dall'Associazione Street Work e patrocinata dal V Municipio: dal 21 ottobre, ogni martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30, cominceranno, in via del Peperino 19, dei corsi di aiuto per studenti delle scuole medie e superiori con problemi in latino, matematica e fisica.


Le prossime iscrizioni si terranno giovedì 14 ottobre!

lunedì 11 ottobre 2010

Autodemolitori: destinati a rimanere?


Un problema vecchio per il quale non sembrano esistere soluzioni. Questo, in estrema sintesi, lo stallo in cui si trova la chimera della delocalizzazione degli sfasci. Paradosso dei paradossi, oggi, a montare, non è solo la protesta dei cittadini, ma anche quella degli stessi autodemolitori, stanchi di lavorare in condizioni pietose, nonostante le ripetute promesse di spostamenti in aree di lavoro più idonee.

A nulla è servita neppure la delibera comunale n° 451 del 23 dicembre 2009. A motivare la sua inefficacia il Presidente del Comitato di Torre Spaccata, Bruno Di Venuta, il quale informa che "...la delibera in questione è una delibera di giunta approvata con i poteri del Consiglio che però per essere definitiva deve essere approvata dal Consiglio Comunale. A tutt'oggi però non è ancora stata approvata, anzi, non è stata portata neanche in Consiglio Comunale, quindi la procedura non è proprio iniziata".

Mala tempora currunt, dunque!



giovedì 7 ottobre 2010

Un fondo stanziato per il Parco Feronia

Non voglio entrare nelle geometrie politiche fatte di diagonali incandescenti in cui ciascun politico rimette all'angolo del proprio avversario le responsabilità per le inefficienze strutturali e per la lentezza - quando non addirituttura indifferenza - dei processi che dovrebbero condurre alla risoluzione dei problemi, grandi o piccoli che siano.
Voglio per cui limitarmi a riportare questo articolo, in cui, nella corona delle aree verdi che ossigenano il V Municipio, fà capolino il riferimento al parco di via Feronia, per il quale scopro esserci un "tesoretto" di circa € 50.000,00 da destinarsi alla sua qualificazione.
Sì perchè oggi il suddetto parco altro non è se non un ampio terreno depresso in cui le generose mani di alcuni volontari cercano da anni di conservare una parvenza di verde pubblico che però traspare a fatica, laddove l'impeto di una natura difficilmente domabile dai buoni propositi si impone con tutta la propria forza.
Per anni cittadini e comitati hanno richiesto a gran voce un intervento perchè l'area in questione potesse diventare realmente accessibile: la sua particolare ubicazione gli consentirebbe di essere un possibile - se non altro probabile - punto di convergenza per molti abitanti di Pietralata. Senza contare la sua prossimità alla MM Monti Tiburtini che diventerebbe più velocemente raggiungibile se fosse pensato un'adeguato collegamento a via dei Durantini attraverso il parco stesso.
Le voci sulla sua sistemazione si rincorrono da anni e fino ad oggi alle parole non sono seguiti i fatti. L'anno scorso l'ipotesi di alcuni parcheggi interrati da costruirsi al di sotto del parco riaccesero per un certo periodo le luci della politica locale, luci che però si spensero poco dopo, riconsegnando al quartiere le spoglie esauste di un parco di periferia.
Se davvero esiste un fondo - la cui cifra mi sembra comunque contenuta per un'area così grande - cosa aspettiamo a impiegarlo? Il suo risanamento davvero potrebbe rappresentare un'efficace medicazione per un polmone verde a lungo abbandonato.
Chiunque fosse a conoscenza di ulteriori informazioni in merito, è pregato di scriverci, per capire come stanno davvero le cose.

mercoledì 6 ottobre 2010

Scaduto il bando di gara per le fognature a via di Pietralata


E' scaduto lo scorso 15 settembre il bando di gara per la realizzazione di un sistema fognario in via di Pietralata. Il progetto in cantiere prevede la realizzazione di un collettore fognario a gravità per acque miste che interessa il tratto di via di Pietralata dal civico n. 179/b al civico n. 292 per una lunghezza pari a circa 720 m.

Analogamente, è prevista la posa in opera, mediante scavo tradizionale a cielo aperto, di un sistema fognario a gravità per acque miste che riguarda via del Forte di Pietralata per circa 260 mt.

Per una visura più dettagliata del progetto, si rimanda direttamente al sito dell'Acea, da cui è possibile scaricare il bando di gara, il Capitolato Speciale di Appalto, il Piano di Sicurezza e Coordinamento e la Lista dei Prezzi e l'Offerta Economica

Autobus 111 e 440: deviazione delle linee


Deviate le linee degli autobus 111 e del 440.
Qui maggiori dettagli

martedì 5 ottobre 2010

Sdo di Pietralata: a volte ritornano


Lo credevamo morto e decrepito, ma a quanto pare il fantasma dello Sdo di Pietralata continua ad infestare palazzi e uffici del Comune di Roma.

Secondo questo articolo, infatti, lo scorso 17 settembre l'Assessore ai Lavori Pubblici dell'Urbe, on. Fabrizio Ghera, avrebbe convocato una riunione rispetto al progetto Sdo-Pietralata, invitando tra gli altri il rettore dell'Università "La Sapienza", dott. Luigi Frati, e il Presidente dell'Istat, dott. Enrico Giovannini.

Ma proprio l'assenza di quest'ultimo avrebbe determinato il rinvio dell'incontro a data da destinarsi.

Fine del primo episodio...

A Natale l'inaugurazione dell'ingresso di Pietralata



Sebbene difficile da credersi, a Natale dovrebbe aprire il lato Pietralata della Nuova Stazione Tiburtina.

Il versante Pietralata, in realtà, non è però inserito nel perimetro del quartiere tradizionalmente inteso, ma si trova invece lungo il ponte della tiburtina, in prossimità di via di Portonaccio.

Polo natatorio di Pietralata: un deserto intorno a sè


L'istantanea scattata da abitareroma.net sullo stato di abbandono che imperversa intorno al nuovo polo natatorio di Pietralata fotografa dettagliatamente l'ennesima incompiuta made in Italy.

A quello che doveva rappresentare una nuova opportunità di sviluppo e riqualificazione del quartiere, il Centro Federale di nuoto appunto, è seguita invece una lunga lista di promesse mai realizzate: piste ciclo-pedonabili, strade, aree verdi. Con un conseguente disappunto da parte dei residenti.

Oltretutto, la struttura sportiva in questione, anzichè fungere da cerniera tra la Pietralata "alta" (via Zigno, via Achiardi) e il resto del quartiere, appare completamente decentrata e isolata: a proposito di (in)sicurezza, basta ricordare che chi desiderasse, da via di Pietralata, raggiungere a piedi la struttura sportiva, sarebbe costretto ad attraversare - completamente al buio dal tardo pomeriggio in poi (!!!) - il prolungamento non asfaltato di via Pilla che si ricongiunge poi a via D'Achiardi. Con tutti i rischi che questo comporta, tenuto conto che ai margini vi è una fitta boscaglia.

Ancora una volta, dunque, torniamo a parlare di infrastrutture in un quartiere dove neppure un evento mondiale come le Olimpiadi di nuoto dello scorso anno è riuscito a sanare vecchi problemi legati all'abusivismo, al malaffare e all'incuria.

lunedì 4 ottobre 2010

V Municipio: Caradonna revoca la nomina degli Assessori


Con Ordinanza n. 7 del 29 settembre 2010, il Presidente del V Municipio, Ivano Caradonna, ha revocato la nomina ai quattro Assessori della Circoscrizione.


Nell'interesse del territorio, ci auguriamo che la situazione si ricomponga nel più breve tempo possibile.

L'intitolazione del parchetto di via di Pietralata

Nella mattinata di domenica 3 ottobre, per iniziativa del Comitato Durantini-Pietralata e della Parrochia di S. Michele Arcangelo, il parchetto di via di Pietralata, ang. via dei Durantini è stato intitolato a Monsignor Leone Capitanata, storico parroco della Pietralata del dopoguerra, che molto fece per la sua gente, in tempi sicuramente più duri di quelli attuali.
L'intitolazione di una strada, di un parco o di una galleria ad un uomo cui si riconoscono dei meriti è sempre un'operazione densa di significati; simbolicamente è il tentativo di trasmettere alle future generazioni i valori rappresentati da quella persona affinchè non si perdano, ma anzi continuino a germogliare anche nelle nuove leve, proseguendo idealmente un percorso di crescita e maturazione collettiva.
La memoria. Attraverso questa si rende onore ad una figura - in questo caso d. Leone Capitanata - e si rinsalda il legame con il territorio.
In un'iniziativa così nobile, l'ambiente toponomastico, custode della intitolazione, non gioca un ruolo secondario. Ricordare, e far ricordare, una persona non più "fisicamente" presente dovrebbe implicare un minimo di attenzione per quel luogo deputato a preservarne il ricordo.
Il parchetto di via di Pietralata, oggi "Giardino Monsignor Leone Capitanata" è poco più di una sgangherata area attrezzata in cui gli schiamazzi dei bambini (pochi) si accompagnano a cocci di bottiglie, cestini divelti, panchine claudicanti, erba impazzita. Il tutto sotto l'occhio arrugginito del monumento ai caduti e all'ombra della neo targa commemorativa.
E' proprio per rispetto di chi si è speso per gli altri, e per tutti quelli che oggi frequentano il parchetto, che gli Amministratori - ricordiamoci che l'evento è stato patrocinato dal V Municipio - dovrebbero garantire una manutenzione più costante, una pulizia più frequente, una sicurezza più efficace. Che oggi non si vede.
Il peggior modo, questo, per insegnare e trasmettere il rispetto altrui.

venerdì 1 ottobre 2010

Gli effetti della riqualificazione


Che vivere in un contesto dotato di servizi e infrastrutture fosse meglio, lo si sapeva. Che facesse bene anche alle tasche, lo si poteva immaginare.
Oggi, una ricerca dell'Ufficio studi di Immobiliare.it informa che un appartamento tipo di € 300.000,00 può, nell'arco di sei anni, rivalutarsi sino a € 435.000,00 grazie ad interventi di riqualificazione urbanistica.

Un motivo in più per augurarci - e impegnarci - affinchè il nostro quartiere sia investito da quelle riforme strutturali che si attendono da anni.