lunedì 28 marzo 2011

Il Comitato Durantini-Pietralata reclama il parcheggio


Penna alla mano, il Comitato di quartiere Durantini-Pietralata "denuncia il grave stato di stallo autorizzativo riguardante il parcheggio di via dei Durantini".


Per chi volesse approfondire la lettura del comunicato stampa, si rimanda al testo integrale.


Non risulta però francamente molto chiaro a quale parcheggio si faccia riferimento. Chi avesse qualche informazione in più, compreso lo stesso Comitato, è pregato di scriverci.

11 commenti:

  1. In effetti il comunicato stampa è molto vago.
    E' presumibile che si riferisca ad un progetto di cui si parla da alcuni anni: la costruzione di box privati nell'area tra via Feronia e via dei Durantini.
    Se così fosse, non vi è dubbio che si tratti di un'area abbandonata al più totale degrado, però non si capisce come la costruzione di box privati si possa definire "indispensabile infrastruttura" a servizio dell'ospedale S. Pertini, del polo natatorio, ecc., ubicati da tutt'altra parte.
    Forse è il caso che il comitato Durantini-Pietralata faccia maggiore chiarezza.

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  2. La confusione regna sovrana al Comitato Durantini-Pietralata.
    Gli unici parcheggi fatti da un Commissario Straordinario (Balducci e poi Rinaldi) sono quelli realizzati nel 2009 in occasione dei mondiali di nuoto (via Seguenza). Opera tanto importante, necessaria ed eseguita a "regola d'arte" che quando al Polo Natarorio ci sono gare importanti a livello nazionale ci parcheggiano solo i rumeni che lavorano alla giornata con lo smorzo vicino.
    Ma per favore.... se i Comitati vogliono essere una voce seria, scrivano cose serie.

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  3. Non è il testo originale, ma è un riassunto ad opera del sito in cui è pubblicato. Ci si voleva riferire primariamente al Parco delle Acacie, probabilmente il nome del comitato ha creato confusione...

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  4. Caro Anonimo,
    dal tuo commento mi par di capire che sei a conoscenza di qualcosa di più rispetto a quanto riportato, in maniera confusa, nel Comunicato Stampa. Se il riferimento è al Parco delle Acacie, e se possiedi informazioni in proposito - visto che ultimamente nel merito si è espresso Caradonna e comunque si sono visti degli operai al lavoro - , ti pregherei di aggiornarci.

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  5. Non so altro se non che appunto ci sono lavori in corso al Parco delle acacie e in Via dei Durantini.
    Molto bolle in pentola questo è evidente!

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  6. Probabilmente al Parco delle Acacie, come già scritto su questo blog, si intende realizzare una strada di collegamento con via Malladra. Caradonna a suo tempo ha parlato anche di un teatro e di alcune palazzine con annessi locali commerciali, i cui lavori dovrebbero cominciare entro l'anno. In questi giorni, però, gli operai non ci sono più. Forse si è trattato di un semplice sopralluogo, visto che sul Parco delle Acacie da anni si vociferano un sacco di cose!

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  7. Al parco delle acacie sono in corso gli ultimi sondaggi e i lavori effettuati negli scorsi giorni sono i primi in preparazione delle opere di urbanizzazione in vista dei lavori veri e propri che inizieranno a inizio 2012.
    Finalmente ci siamo! Dovrebbe essere il progetto dell'AIC la stessa che sta costruendo in Via Tondi...

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  8. Dubito fortemente si tratti dell'AIC. Circa un mese e mezzo fa mi sono personalmente recato al loro ufficio, accanto al Consultorio, dove mi hanno detto che il loro progetto al Parco delle Acacie era sospeso

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  9. Il Parco delle Acacie non ci sarà più, almeno per come lo hanno sempre voluto i cittadini.
    Dietro via Malladra ci saranno cemento e aree commerciali; il verde da un'altra parte oltre via Pietralata.
    Altro regalo amaro della nostra tanto amata Giunta capitollina.

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  10. Ammesso e non concesso che davvero si comincino degli interventi (di qualunque natura essi saranno), ritengo che da tempo non fosse più tollerabile un degrado di tale entità. Oggi il Parco delle Acacie è poco meno di una discarica a cielo aperto: un luogo particolarmente insicuro al calar del sole per chi è costretto a costeggiarlo a piedi. Anche il termine "parco", obiettivamente, è un eufemismo. Qualche tempo fa il Presidente Caradonna ha parlato di palazzine, negozi e di un teatro. Se mai "regalo" sarà, i ringraziamenti dovranno essere indirizzati a molti, non solo al Comune

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  11. Più che di ulteriore cemento il nostro quartiere ha bisogno di servizi. E un parco, reso accessibile alla popolazione, serve come il pane; tanto più a ridosso di un asilo-ludoteca come quello che sta per apirire a via Flora.
    Smantellare una risorsa come il Parco delle Acacie è un crimine che pagheranno soprattutto i nostri bambini, cittadini di domani: privati di spazi verdi in cui giocare cresceranno con il grigio negli occhi e nel cuore.
    Rendere fruibile parchi ampi e rigogliosi come il Parco delle Acacie dovrebbe essere obiettivo prioritario di amministratori responsabili.

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