Come anticipato in mattinata, Pietralaltra è intervenuta alla trasmissione radiofonica di Roma Uno. In collegamento telefonico anche il Presidente Caradonna che ha confermato la prossima apertura della struttura scolastica polivalente di via Flora - prevista per i primi di Marzo - e l'avvenuta dismissione dell'autodemolitore che insisteva nell'area adiacente la scuola.
Incalzato da Pietralaltra sul futuro del Parco delle Acacie, il Presidente ha ricordato l'Accordo di Programma, classe 2003, che prevede in quel punto la realizzazione di opere pubbliche quali il teatro, il parco, i parcheggi e nuove strade, oltre alla costruzione di alcune palazzine. Parte di questi interventi dovrebbe avviarsi - e completarsi - entro l'anno in corso.
Difronte all'evidenza degli 8 anni di attesa, durante i quali il parco è caduto in un inesorabile degrado, Caradonna ha indicato in altri soggetti i responsabili dei ripetuti ritardi.
A pagare il salato conto delle grandi incompiute, come sempre, i residenti...
Tra le opere pubbliche che dovranno sorgere nell'area, il Presidente ha fatto riferimento anche ad un parco. Sarebbe importante che gli abitanti venissero invitati a visionare il progetto di opere importanti come questa per verificare, ad esempio, che il parco sia davvero tale e non, come nel caso della cosiddetta piazza prevista dall'Housing sociale, una misera aiuola...
RispondiEliminaRicordo che anche nel Print Pietralata è prevista la realizzazione di un teatro.
RispondiEliminaChe via di Pietralata si appresti a diventare una sorta di Broadway de noantri.
Ricordi bene, Pasquale. In prevendita ci sono già i biglietti per la prima de "Menzogne e giullari a Pietralata"!
RispondiEliminaA nessuno interessa il parco, gli interventi di riqualificazione in un quartiere degradato come Pietralata costano molto e rendono poco (meglio continuare a mantenere la qualità alta dei quartiri limitrofi). L'unico intervento ad alta priorità è la stazione Tiburtina che porterà vantaggi su tutti i livelli. O si manifesta e si fanno iniziative concrete o è meglio cambiare quartiere.
RispondiElimina