giovedì 23 settembre 2010

Autodemolitori e inquinamento


Sono incuriosito. Leggendo questa proposta di legge, all'art. 4 - localizzazione dei centri di raccolta - trovo scritto che i centri di raccolta (leggi autodemolitori) devono insistere "...a non meno di 200 metri di distanza dalle civili abitazioni".

Mi domando: e' una questione di decoro o di salute?

Mi incaponisco. Scopro che l'allora Assessore regionale del Lazio, dott. Zaratti, nel 2007, a proposito degli sfasci "...ha disposto un' indagine epidemiologica per verificare l' effetto degli agenti inquinanti sulle popolazioni del Lazio". E mi preoccupo.

Abito a poco meno di 20 mt di distanza da un autodemolitore. Ho la fortuna di vivere in prossimità di una Riserva naturale, quella dell'Aniene. Ma all'interno c'è un altro autodemolitore. Vicino vicino al fiume.

Molto lontano da me, quest'estate, un autodemolitore è stato posto sotto sequestro perchè, tra le altre cose, "...all’interno dell’area erano, inoltre, presenti batterie, basamenti motore, pneumatici, ecc. ed il terreno sul quale insisteva l’area di stoccaggio abusiva non era protetta da alcuna pavimentazione, costituendo un evidente e reale pericolo per l’inquinamento del terreno e delle falde acquifere circostanti e per la salute dei cittadini.".

Ora che ci penso, non mi pare che gli sfasci di cui la mia vista si bea tutti i giorni siano provvisti di adeguata pavimentazione.

Questo è un problema. Serio. Perchè tutto cambia perchè nulla cambi?


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