lunedì 27 settembre 2010

A via Feronia servono interventi rapidi e sostanziali


Lo scorso 24 settembre, leggiamo in questo articolo, è stato sgomberato il campo rom in via Feronia. Alla notizia dell'intervento, si accompagna la promessa di riqualificazione dell'area che versa, da lungo tempo, in uno stato di forte degrado.

Via Feronia, infatti, è una piccola arteria di collegamento che unisce la trafficatissima via dei Monti Tiburtini, con la più defilata via dei Durantini. La sua particolare ubicazione le potrebbe garantire un ruolo strategico nei collegamenti all'interno del quartiere. Via Feronia, infatti, consentirebbe di raggiungere il parco di via Marica. Ma anche quello Feronia, che lambisce per un buon tratto, così come il prossimo parco delle Acace. Rappresenterebbe inoltre una comoda "scorciatoia" per raggiungere la metropolitana "Monti Tiburtini", ma anche la vicina parrocchia di San Michele che attraversa da tergo.

L'utilizzo del condizionale, però, non è casuale. Bisognerebbe percorrerla, via Feronia, dea della Fertilità, per capire in realtà come stanno le cose. Sporca, dissestata, buia, già teatro di numerose rapine, è stata più volte al centro delle proteste dei residenti che chiedono un'attenzione diversa, controlli più frequenti, una viabilità più sicura. Tutt'intorno, baracche, capannoni, depositi, discariche abusive che di certo non contribuiscono a ingentilire l'ambiente circostante.

Una strada così la si deve percorrere velocemente, senza fermarsi, perchè ad una certa ora diventa davvero pericolosa. Come sempre, da anni si susseguono le promesse di riqualificazione. Dicevo dei tre parchi che via Feronia costeggia; il primo, quello di via Marica, giace abbandonato da qualche anno: sconsolante il cartellone che ad uno dei suoi ingressi riporta l'immagine di come dovrebbe diventare, con piscina, attrezzature sportive, camminamenti e bar. Il secondo, quello di fronte la posta, "tenuto in vita" dal prezioso, ma purtroppo insufficiente, lavoro volontario di alcuni residenti. Il terzo, il parco delle Acace, appare come un grosso buco nero di cui si ignora il destino.

Uno sgombero, in sè, non ci racconta nulla; non ci spiega cosa davvero si intenda fare per migliorare via Feronia, per infrastrutturarla, per metterla in comunicazione con le tra grandi aree verdi del quartiere. Niente, di questo ci si affida a vaghi progetti le cui carte, oramai, si sono ingiallite da tempo.


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